martedì 5 aprile 2016

Torta al cioccolato in "zona Cesarini"


"Babbo babbo, si fa una torta?"
"Ma ora tesoro mio? Sono le 7:20, tra pochissimo si mangia!"
"Dai dai dai dai, facciamola, dai dai dai..."
"OK BASTA, SI FA!"
Così ieri sera, in piena zona Cesarini, pressato da Ines e Rocco, ho dovuto cimentarmi in una prova che il PRESSURE TEST di Masterchef a confronto è una passeggiata di salute.
"Io prendo le uova, te prendi la cioccolata avanzata delle uova di Pasqua, mettiti qui, un pò di burro e la farina, te Rocco monta le chiare a neve, ma non le mangiare eh? Nooooo, Ines smetti di smangiucchiare i pezzi di cioccolata, dai basta! Rocco NO, la farina non si mangiaaaaa. Accendi il forno, uff....ok, 'ste chiare a neve non si montano, ma che cavolo....Dai ci siamo la cioccolata si è sciolta, mischiamo tutto con le uova e la farina, poi incorporiamo le chiare e.....NO ROCCOOOO, non puoi mettere in bocca tutto quello che troviiiii! Allora, prendiamo uno stampino da forno, imburriamo eeeee 'lllà! Ecco fatto"
"QUanto ci vuole a cuocere?"
"Più o meno 20 minuti amore mio, il tempo di fare cena e sarà bella cotta!"

E così, subito dopo mangiato, servita con una salsa alle mele che avevo preparato il giorno prima per un'altra ricetta, ma che ho saggiamente riciclato, ci siamo gustati la nostra torta al cioccolato!


Voglio condividere la salsa alle mele, visto che non ho molta dimestichezza con le torte al cioccolato e quindi la ricetta è bene che me la tenga per me, senza correre il rischio di fare figuracce.

Prendete due mele, sbucciatele e tagliatele a fettine. Immergetele in una terrina con acqua e succo di mezzo limone filtrato. Poi prendetele e mettetele in un pentolino con un cucchiaio di quell'acqua, un pò di zenzero grattugiato e un pò di cannella e due cucchiai grossi di zucchero e cuocetele fino a che non diventato pappose. Ci ho aggiunto un cucchiaio di ricotta e un pizzico di sale, ho frullato tutto e passato al setaccio. Una salsa alle mele che con il tortino al cioccolato si sposava perfettamente, un connubio nato dal caso perché, come detto, l'avevo preparata il giorno prima per un'altra ricetta.
Però quante belle cose nascono dal caso, soprattutto in cucina?
Alla prossima prova, niente eliminazione per adesso! Ines e Rocco, babbo può salire in balconata?

giovedì 31 marzo 2016

MAIALE FILLO

Ciao ciao ciao,
oggi voglio condividere il mio maiale in crosta di pasta fillo, succulento, saporito e veloce!
Innanzi tutto la foto del piatto finito che mi piace molto, ecco qua:


I passaggi sono, come dicevo, molto semplici, da prestare attenzione solo al tempo di cottura che è mooooolto importante. Il filetto di maiale l'ho prima scottato alla piastra per 1-2 minuti per lato, poi l'ho arrotolato nella carta stagnola per farlo riposare. Dopo un pò ho steso la pasta fillo, ho preso il maiale, l'ho cosparso un pò con senape e maionese mischiate insieme (potete utilizzare tutte le salse che volete, basta che stiano bene col maiale), l'ho salato l'ho avvolto nella pasta fillo, l'ho messo in forno fino a che la pasta non si è cotta per benino. Per una riuscita migliore e una cottura più omogenea andrebbe fritto!
Qui è accompagnato da un semplice purè di patate, una riduzione di scarti del filetto fatti rosolare con un mirepoix  del prezzemolo e un bicchiere di vino rosso poi filtrato, e da asparagi sbianchiti e ripassati velocemente in padella.

E gnam!

mercoledì 9 marzo 2016

"So' contrario alla pentola a pressione!"

Quanti di voi si ricordano di Massimo Boldi che faceva il cuoco ed esclamava: "So' contrario alla pentola a pressione!", con l'accento fiorentino che va tanto di moda oggi!?Credo fossero gli albori della comicità demenziale stile "drive-in", primi anni '80, io ero piccolo piccolo ma un pò me lo ricordo, e ogni volta che decido di usare la pentola a pressione mi ritorna in mente!
Ogni tanto la uso, come in questo caso, per fare uno spezzatino che si rispetti, tenero, soffice e gustoso.


Quindi, prendiamo la carne e mettiamola a rosolare in pentola con gli odori classici, carota, sedano e cipolla, un pò di alloro e rosmarino e fate soffriggere lentamente, dopo di ché aggiungete il brodo fino a coprire la carne, chiudete la PAP (pentola a pressione) e fate cuocere per circa 20 minuti. ATTENZIONE, questo tempo dipende molto dalle dosi e dal tipo di pentola (che dovete conoscere bene), perché anche una leggere differenza  di qualche minuto può essere importante, comunque potete fare così come ho fatto io le prime volte, dopo un pò, tipo dopo 10 minuti, spegnete, aspettate, aprite la pentola e verificate la situazione, ossia il livello di cottura della carne. Fatto questo per 2/3 volte poi saprete bene quanto aspettare. 
In questo piatto io poi ho finito di cuocere con un pò di latte, ho tolto la carne, frullato il liquido rimasto, rimesso sul fuoco e addensato con la maizena. Poi mi sono occupato delle patate viola: pelate, tagliate fini come in figura, bollite per 10 minuti e messe in forno con del lardo che si deve sciogliere sopra, ecco qua:


La prossima volta provo a mettere anche del pan grattato insieme al lardo sopra le patate,  in forno, ci potrebbe stare bene, che dite?

Bon appétit!

martedì 22 dicembre 2015

Pasta FILLO!

Uno dei tanti modi di utilizzare la pasta fillo è quello di preparare degli involtini che si possono riempire di tutto ciò che più ci piace...più o meno...
Una delle preparazioni più famose sono gli involtini primavera, che vengono fritti come si sa, mentre in questo piatto ho preferito cuocerli in forno, per una questione di "leggerezza".
Avevo dei filetti di spigola che volevo esaltare un pò e della pasta fillo vicina alla data di scadenza assolutamente da utilizzare; mi avevano poi regalato una bella cesta di cavolo viola e del cavolfiore già cotto al vapore.
Il primo passo è stato quello di togliere la pelle dai filetti di spigola e per farlo li ho passati sulla griglia dalla parte della pelle appunto,  poi li ho saltati velocemente in padella con un trito CSC, come lo chiamo io (Carote, Sedano e Cipolla). Non li cuocete troppo che poi devono ripassare anche in forno! Sale e pepe q.b. sull'impasto e poi ho steso la pasta fillo. Ho messo il ripieno e chiuso l'involtino e quindi l'ho infornato.
Nel frattempo ho cotto il cavolo viola con una patata e un pò di sedano in acqua salata, ho frullato il tutto e l'ho setacciato con un colino, addensandolo leggermente con un pò di maizena, mentre per quanto riguarda il cavolfiore l'ho saltato in padella con un pò di burro e sale.



Infine l'impiattamento:



Spero sia di vostro gradimento!

martedì 3 novembre 2015

Halloween e le zucche!

Dopo un bel pò di tempo passato a cucinare velocemente e senza tanta creatività si ricomincia a stare in casa il fine settimana a fare qualche piatto interessante. Per l'occasione di Halloween (e del mio compleanno), ho fatto qualche esperimento con la zucca. Ne ho comprata una di quelle che non si devono svuotare perché sono già mezze vuote, e con quel poco che si riesce a recuperare ho preparato una sorta di contorno/antipasto/crema, a seconda di quello che si vuol cucinare, che mi ha fatto impazzire per quanto era buona:
ho preso uno scalogno, l'ho tritato e cucinato insieme alla zucca a pezzi, con un pò di acqua e sale...prima che la zucca si cuocesse completamente (diciamo che sta per sfarsi) ho aggiunto un cucchiaio di curcuma, continuato a cuocere per qualche minuto più, infine ho aggiunto i semi di sesamo neri e ho spento.
Deliziosa!
Ho intenzione di fare ancora diverse cosucce interessanti con la zucca, quindi a breve per qualche altra ricetta sfiziosa...ora è tempo!
:-)

martedì 23 giugno 2015

Una piacevole e gustosa scoperta...

...le carote viola!

Estate...tempo di cucinare prossimo allo zero; il fine settimana si va al mare, al massimo si fa una bella grigliata la sera (che non è niente male e va fatta bene anche quella) ma niente di elaborato, per carità! Ecco quindi che un bel risotto durante la settimana può essere un giusto compromesso tra un piatto "veloce" e allo stesso tempo "elaborato", comunque diverso dal solito, gustoso e sorprendente, soprattutto grazie alla presenza di questo ingrediente che non avevo mai utilizzato, le carote viola di Polignano appunto!
Oltre alla colorazione viola che danno al piatto, queste carote hanno un ottimo sapore e possono essere cucinate direttamente insieme al risotto, senza essere troppo soffritte, rendendo il piatto più leggero. In più è stato osservato che le carote di Polignano mostrano un contenuto totale di glucosio, fruttosio e saccarosio mediamente inferiore di circa il 22% rispetto alla carota comune, con una maggiore percentuale di glucosio e fruttosio rispetto al saccarosio. Quindi il più basso apporto glucidico delle carote di Polignano potrebbe favorire il loro consumo da parte di soggetti che seguono una dieta ipoglicemica. Tale considerazione nasce dalla constatazione che il fruttosio, il quale rappresenta circa un terzo degli zuccheri in questo ecotipo di carota, ha un indice glicemico molto basso (pari a 19), mentre nelle carote comuni il contenuto di tale monosaccaride rappresenta poco più del 12%. Interessante risulta anche l'indice di dolcezza relativa, cioè la percezione del gusto dolce al palato, dovuto alla quantità e alla tipologia di sostanze con "potere dolcificante" presenti negli alimenti. Nella carota di Polignano l'indice di dolcezza relativa ha raggiunto valori non dissimili da quelli trovati nelle carote comuni. Per quanto concerne l'attività antiossidante si nota come questa sia maggiore nelle carote viola, di circa quattro volte rispetto alle carote comuni e quasi di dieci volte rispetto alle radici gialle o arancioni. Inoltre, è stato possibile mettere a punto un metodo per stimare il contenuto di antiossidanti attraverso l'elaborazione computerizzata di una fotografia digitale delle radici.

Ecco a voi quindi il mio risotto con fiori di zucca, carote viola e pinoli!


P.S.
In una seconda versione ho aggiunto anche la salsiccia...ovviamente un pò più da golosi...ma ci sta tutta!



lunedì 13 aprile 2015

Trinità e i fagioli...

Il piatto in questione è più un gioco, uno scherzo diciamo, anche se poi il risultato finale è stato più che sufficiente; si tratta di un classico:  salsiccia e fagioli!
L'idea nasce dal film di Bud Spencer e Terence Hill, "Lo chiamavano Trinità", cult movie degli anni '70, gli anni d'oro di una delle coppie meglio assortite e più famose della storia del cinema! Lasciando da parte ogni commento sul film, c'è una scena in particolare che adoro, quando Terence Hill prende una tegamata di fagioli e se li mangia in un minuto...scena epica che fa venire fame anche dopo aver mangiato...da lì l'idea di prendere un classico come salsiccia e fagioli e rivisitarlo un pò, così per gioco, appunto, più che per intenzioni serie di creare un piatto da gran ristorante.
Ho pensato allora di scombinare e ricombinare i tre ingredienti principali (salsiccia, pomodoro e fagioli) in modo differente rispetto alla preparazione originale. Ecco quindi che:

  1. Il pomodoro diventa una "Bavarese di pomodoro"
  2. I fagioli vengono frullati e diventano una crema densa
  3. La salsiccia viene sbriciolata e risaltata con pane tostato alla salvia e rosmarino
Questo è il risultato:



Diciamo che le possibilità di presentare il piatto possono variare notevolmente, la crema di fagioli potrebbe essere messa ai lati della bavarese e la salsiccia col pane tostato sotto, oppure sopra, bisognerebbe fare varie prove per trovare il giusto equilibrio anche dei sapori, equilibrio che va rispettato anche il virtù del fatto che la salsiccia e i fagioli hanno la precedenza rispetto al pomodoro che quindi non va usato in maniera eccessiva...anche se è un gioco il piatto non va snaturato...oppure si?

Buon appetito Bambino e Trinità!